La Valutazione del Rischio Bellico Residuo (VRB) è un obbligo di legge a carico del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione sia negli appalti pubblici che privati, ed è volta a garantire maggiore sicurezza in cantiere ove siano previsti scavi di qualsiasi tipologia e profondità. La VRB contribuisce sensibilmente alla riduzione del costo di un’eventuale successiva operazione di bonifica bellica e si articola in due fasi:
Composta da un’accurata analisi storiografica sugli eventi bellici che hanno coinvolto l’area interessata (Linee guida CNI), e una dettagliata ricerca documentale attestante il grado di manomissione del sottosuolo dopo le due Guerre Mondiali. Favorisce il successivo progetto di bonifica bellica mirato alla zona effettivamente soggetta a rischio ritrovamento.
Con rilascio dei mappali geolocalizzati effettuata con strumentazione all’avanguardia e personale qualificato. Tali indagini non invasive sono in grado di valutare anomalie ferromagnetiche che consentono di affinare la valutazione preventiva del rischio residuale di ritrovamento ordigni bellici inesplosi ed eventualmente ridurre le aree oggetto di bonifica bellica sistematica.
La Valutazione del Rischio Bellico Residuo (VRB) è un obbligo di legge a carico del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione sia negli appalti pubblici che privati, ed è volta a garantire maggiore sicurezza in cantiere ove siano previsti scavi di qualsiasi tipologia e profondità. La VRB contribuisce sensibilmente alla riduzione del costo di un’eventuale successiva operazione di bonifica bellica e si articola in due fasi:
Composta da un’accurata analisi storiografica sugli eventi bellici che hanno coinvolto l’area interessata (Linee guida CNI), e una dettagliata ricerca documentale attestante il grado di manomissione del sottosuolo dopo le due Guerre Mondiali. Favorisce il successivo progetto di bonifica bellica mirato alla zona effettivamente soggetta a rischio ritrovamento.
Con rilascio dei mappali geolocalizzati effettuata con strumentazione all’avanguardia e personale qualificato. Tali indagini non invasive sono in grado di valutare anomalie ferromagnetiche che consentono di affinare la valutazione preventiva del rischio residuale di ritrovamento ordigni bellici inesplosi ed eventualmente ridurre le aree oggetto di bonifica bellica sistematica.
Redazione del progetto di bonifica a cura di Dirigenti Tecnici con certificazione (dir. BST – s – 001 Ed 2024) definitivi e/o esecutivi ai sensi delle direttive e norme emanate dal Ministero della Difesa.
Redazione dei computi metrici estimativi basati sulle tariffe di riferimento del committente o su tariffari nazionali e regionali compatibili con la zona interessata al servizio di Bonifica Ordigni Bellici.
Redazione e/o revisione del Documento Unico di Bonifica Bellica Sistematica (DUB) corredato di tutti gli elaborati necessari alla presentazione dell’ istanza di autorizzazione al Reparto Militare competente per territorio (Geniodife e/o Maricomlog) al fine del rilascio del parere vincolante (nulla osta all’attività).
Verifica del rispetto degli adempimenti tecnico/normativi dell’impresa B.C.M. aggiudicatrice del servizio di Bonifica Bellica Sistematica (terrestre e subacquea).
Verifica della documentazione rilasciata dall’impresa B.C.M. volta ad ottenere la validazione dell’Attestato di Bonifica.